INTELLIGENZA ARTIFICIALE E IMPLICAZIONI CRITICHE PER LE IMPRESE E LA SOCIETÀ

ETICA DELL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE

a cura di Nilüfer Türksoy, Eastern Mediterranean University

Negli ultimi anni, molte aziende in cerca di profitto, in settori diversi, utilizzano l’Intelligenza Artificiale e il machine learning per svariate finalità. Il lato positivo è che ci sono numerosi vantaggi nell’essere guidati dalla tecnologia: l’IA aiuta le aziende a sviluppare nuove soluzioni con buone performance sul mercato. Essa, inoltre, coadiuva le aziende nell’aumentare la propria quota di mercato, raccogliere informazioni sui clienti, sviluppare strategie aziendali efficaci e fornire servizi migliori e più economici. Esiste però un lato oscuro: l’IA presenta alcune questioni etiche che richiedono un’indagine approfondita.

L’IA sostiene perfettamente il mercato capitalista, comporta enormi profitti per i proprietari di capitale, ma potrebbe avere conseguenze indesiderabili per l’umanità. Pertanto, è importante chiedersi chi possiede l’IA e come la utilizza. Ad esempio, gli strumenti basati sull’Intelligenza Artificiale sono in grado di analizzare i dati dei consumatori tramite algoritmi di machine learning su larga scala e possono utilizzare questi dati in modo non etico convertendoli in profitti per le aziende. Senza chiedere il permesso agli utenti, potrebbero monitorare le nostre attività di navigazione online e raccogliere informazioni illimitate sul nostro comportamento di acquisto. Il capitalismo dei dati diventa pericoloso quando il potere è controllato da poche società globali economicamente dominanti. Con il suo straordinario potere economico Amazon, ad esempio, sta raccogliendo un’enorme quantità di dati su cui gli utenti non hanno controllo. Ciò significa che coloro che utilizzano strumenti algoritmici possono giocare non solo con le nostre decisioni di acquisto, ma anche con i nostri piaceri, desideri e fantasie.

Sempre più infatti si sente parlare di big data, capitalismo dei dati, capitalismo della sorveglianza e società di controllo. Le nostre interazioni e comunicazioni online sono costantemente monitorate e raccolte da mega-corporazioni. Ad esempio, solo osservando il nostro utilizzo dei social media, i giganti della tecnologia possono distorcere le nostre opinioni politiche. Nel 2018, ad esempio, lo scandalo dei dati di Cambridge Analytica, in cui milioni di account Facebook sono stati utilizzati per scopi politici, ci mostra come le notizie possano influenzare la complessa struttura del mercato. Le piattaforme di social media possono manipolare le opinioni degli utenti sul mondo; potrebbero avere un impatto sulle nostre azioni e comportamenti, sulla nostra etica, sulle nostre idee politiche e sul comportamento di voto.

In nessun momento della storia, i mercati sono diventati così concentrati nelle mani di poche aziende digitali. Oggi, Google insieme ad Apple, Microsoft, Amazon e Facebook sono le prime cinque più grandi aziende che utilizzano tecnologie di Intelligenza Artificiale avanzate nel mondo. Fanno affidamento sulla loro forza economica e sulla posizione di potere nella società. Hanno tutte un comune e crescente effetto sulla vita quotidiana delle persone; hanno anche una crescente influenza politica. Ciò solleva preoccupazioni etiche su come le grandi aziende modellino il mondo tramite sistemi basati sull’intelligenza artificiale e per quali scopi utilizzino l’IA. 

L’influenza dei giganti della tecnologia sulla vita quotidiana della società continuerà a crescere? Cosa si potrà fare per diminuire il loro monopolio? Queste sono importanti questioni etiche che devono essere messe in discussione. La letteratura dimostra che è notoriamente il mercato a decidere, ma le decisioni del mercato potrebbero entrare in conflitto con le nostre nozioni di etica, giustizia, felicità, valore o sostenibilità ecologica. Invece di lasciare che la democrazia sia controllata dal mercato globale, dobbiamo trovare modi in cui il mercato sia controllato democraticamente. In questo modo è possibile ripristinare la fiducia tra impresa e società.

Per quanto riguarda i manager della comunicazione, durante l’utilizzo di soluzioni basate sull’Intelligenza Artificiale, i manager della comunicazione devono adottare un approccio etico, il che significa che devono rispettare gli esseri umani, garantire la privacy e la protezione dei dati personali, essere equi e dare pari diritti e opportunità a tutti, proteggere gli individui, il benessere ambientale, essere trasparenti e responsabili. 

Immaginiamo di leggere una notizia. Se il linguaggio è corretto, è logico presumere che l’autore sia umano. Nel 2020, OpenAI ha rilasciato GPT-3, uno strumento di Intelligenza Artificiale che utilizza enormi quantità di dati per eseguire attività straordinarie, come la creazione di articoli, storie e notizie. Con solo poche parole come esempio, GPT-3 può scrivere storie realistiche con un punto di vista umano, in prima persona. Ciò significa che i moderni strumenti di Intelligenza Artificiale sono abbastanza intelligenti da imitare molte delle nostre tendenze umane: creatività e pregiudizio. Quindi GPT-3 può creare pregiudizi razziali, di genere e religiosi o incitare all’odio e al pregiudizio. I responsabili della comunicazione devono considerare questi svantaggi e utilizzare eticamente gli strumenti di IA.