POLITICA E SOCIAL NETWORK: LA PARTECIPAZIONE NEL NUOVO MILLENNIO

GREEN SKILLS. LE NUOVE PROFESSIONI DELLA SOSTENIBILITA'

di Susanna Fiorletta

 

Politica, dal greco antico politikḗ, “che attiene alla pόlis, città-stato”, sottinteso téchnē, “arte, tecnica”. Politica, la tecnica della città-stato, l’arte di amministrare. Non a caso téchnē è sia arte che tecnica. Non c’è arte senza tecnica, ma non c’è tecnica senza arte, maestria, guizzo, passione. 

La politica è quella pratica antica – evolutasi, trasformatasi, divenuta sempre più ramificata, complessa, diversificata nel corso della storia – ancora centro delle nostre vite. Siamo “animali politici”, e senza un metodo, senza una qualche forma di governo, di amministrazione, di gestione del bene comune, non potremmo identificarci come popolo, in questa o quella comunità; come Paese.

In democrazia siamo tutti attori protagonisti della vita e della storia del Paese. Siamo agenti del cambiamento: con le nostre scelte, preferenze, i nostri stili di vita, diamo vita a forme sempre nuove di partecipazione. Siamo anche influenzati da ciò che ci circonda, dalle innovazioni che stravolgono il nostro modo di informarci e di interagire. 

Alla fine del secolo scorso, abbiamo scoperto un nuovo modo di comunicare da uno schermo, in tempo reale, abbattendo le vecchie barriere spazio-tempo. Ci siamo abituati, anche troppo bene, a un ecosistema virtuale, dove realtà e finzione si mescolano; siamo soggetti a una sovraesposizione di informazioni, notizie, eventi da tutto il mondo; ma siamo anche responsabili (inconsapevoli) di non saper riconoscere tra realtà e finzione. 

Da qui il dibattito aperto all’evento di presentazione dello scorso numero di The Corporate Communication Magazine “Politica e social network: etica, partecipazione e polarizzazione” tenutosi lo scorso 7 novembre a presso il Circolo degli Esteri a Roma. 

In apertura, la riflessione di Pierangelo Fabiano, Segretario Generale dell’osservatorio ICCH: “L’avvento dei social media ha cambiato radicalmente il modo in cui viene comunicata la politica e ha portato a un cambiamento della politica stessa. I politici e i partiti politici hanno dovuto adattarsi ai linguaggi e ai trend dei social per raggiungere il pubblico elettorale e ottenere consensi. Tuttavia, questo tipo di comunicazione politica ha anche presentato alcune problematiche, come la diffusione di disinformazione e la manipolazione dell’opinione pubblica attraverso l’utilizzo di algoritmi dei social media.”

Hanno poi preso parte: Francesco Albertario, Portavoce Ministro dell’Istruzione e del Merito; Luigi Di Gregorio, Spin doctor e Docente di comunicazione Università degli Studi della Tuscia; Lorenzo Pregliasco, Politologo, Fondatore Quorum Youtrend; Marcello Presicci, Membro fondatore e Segretario Generale della Scuola Politica “Vivere nella Comunità”; Lavinia Spingardi, Giornalista SkyTg24; Claudio Velardi, Presidente Fondazione Ottimisti e Razionali. Ha moderato l’evento Francesco Saita, giornalista Adnkronos.