COMUNICARE LA SOSTENIBILITÀ. UN’ANALISI DELLE RICHIESTE DI LAVORO COLLEGATE ALLA COMUNICAZIONE NEL MERCATO ITALIANO

GREEN SKILLS. LE NUOVE PROFESSIONI DELLA SOSTENIBILITA'

di Elanor Colleoni, Grazia Murtarelli ed Emma Zavarrone, Università IULM

 

Negli ultimi anni, la comunicazione della sostenibilità è emersa come un dominio cruciale che interseca la responsabilità sociale d’impresa (CSR) e la gestione della reputazione, enfatizzando l’importanza di narrare efficacemente gli sforzi sostenibili di un’organizzazione al fine di guadagnare legittimità sociale. 

Una comunicazione efficace sulla CSR può portare a una maggiore fiducia degli stakeholder e può contribuire positivamente alla redditività a lungo termine di un’azienda. In linea con questa prospettiva, il ruolo della comunicazione della sostenibilità è diventato sempre più fondamentale non solo per informare il pubblico sugli sforzi sostenibili, ma anche per costruire un legame di fiducia e autenticità con gli stakeholder.

Tutto questo ha portato a una crescente domanda di professionisti nell’ambito della comunicazione della sostenibilità, che però è cresciuta in modo veloce e incontrollato, ponendo la necessità di un’analisi approfondita sul tipo di competenze e i profili professionali emergente nella comunicazione. 

Per far luce sulle nuove figure lavorative emergenti nell’ambito della comunicazione della sostenibilità, è stata condotta una ricerca presso l’Università IULM, attraverso un’analisi approfondita di oltre 1000 offerte di lavoro pubblicate su LinkedIn in Italia nel periodo tra settembre 2022 e settembre 2023, con l’obiettivo di fornire una panoramica aggiornata sulle competenze, le qualifiche e le abilità richieste dal mercato del lavoro nell’ambito della sostenibilità e della comunicazione di questa. 

Il primo dato interessante riguarda la percentuale delle domande di lavoro nell’area della comunicazione della sostenibilità rispetto al totale delle offerte di lavoro nel campo della sostenibilità (figura 1).


 

Figura 1. Profilo delle offerte di lavoro nel settore della sostenibilità: focus sulla comunicazione

 

Nella figura, la percentuale del 23,5% per i ruoli legati alla comunicazione conferma che un segmento considerevole del mercato del lavoro riconosce la comunicazione come un aspetto critico della sostenibilità aziendale. Questo dato suggerisce che quasi un quarto delle opportunità di lavoro in questo campo sono dedicate a individui specializzati nel trasmettere valori sostenibili, nel creare consapevolezza e nell’ingaggiare gli stakeholder in dialoghi significativi attorno alle pratiche sostenibili. Questo dato evidenzia come la capacità di comunicare in modo convincente e autentico sia riconosciuta come un aspetto chiave per influenzare positivamente la percezione del marchio e per promuovere un cambiamento comportamentale sia interno che esterno all’azienda.

L’altro 76,5% delle posizioni, che non è direttamente collegato alla comunicazione, riflette la pervasività della sostenibilità in diverse funzioni aziendali. Questo spettro più ampio comprende ruoli che vanno dalla gestione operativa e ingegneristica a quella strategica e legata alla ricerca e sviluppo, evidenziando come la sostenibilità sia integrata in molti aspetti dell’ambiente di lavoro moderno.

Questi numeri dimostrano che, mentre la sostenibilità è una competenza richiesta trasversalmente in una molteplicità di funzioni aziendali, la specializzazione nella comunicazione della sostenibilità è ugualmente importante e richiesta sul mercato. Le aziende stanno cercando attivamente professionisti che possano non solo implementare ma anche comunicare efficacemente iniziative sostenibili, con l’obiettivo di rafforzare la loro immagine pubblica, allinearsi con i valori dei consumatori e rispondere alle aspettative degli stakeholder in termini di trasparenza e impegno etico.

 

La figura 2 illustra invece la distribuzione settoriale delle offerte di lavoro nel campo della comunicazione della sostenibilità.

 

Figura 2. Distribuzione delle offerte di lavoro nell’area della comunicazione della sostenibilità per settore

 

La distribuzione delle offerte di lavoro nell’area della comunicazione della sostenibilità per settore mostra una varietà di industrie coinvolte, con una predominanza di alcuni settori chiave. Il settore della consulenza emerge con la quota più alta, rappresentando il 13,8% delle offerte di lavoro. Questo suggerisce un forte bisogno di competenze specialistiche per aiutare le aziende a sviluppare e implementare strategie di comunicazione sostenibile, evidenziando il ruolo critico che le società di consulenza giocano nell’orientare le imprese verso un futuro più verde e responsabile. 

Il settore dell’energia segue con un significativo 10,6% sottolineando l’importanza della comunicazione nei processi di transizione verso fonti energetiche rinnovabili e nella gestione dell’impatto ambientale. Questo è particolarmente rilevante in un’epoca in cui l’energia pulita e la riduzione dell’impatto carbonico sono al centro dell’attenzione pubblica e politica. 

L’ICT con il 6,0% e il commercio con il 5,5% mostrano come anche i settori tecnologici e commerciali stiano cercando di comunicare il loro impegno per la sostenibilità, sia per rispondere alle aspettative dei consumatori che per migliorare la loro efficienza operativa. L’industria chimica e farmaceutica e la pubblica sicurezza, entrambi al 5%, evidenziano la crescente necessità di comunicare su questioni di sicurezza e di salute in maniera responsabile e trasparente, mentre i beni di consumo e le ONG, con il 4,6%, riflettono un impegno verso la responsabilità sociale e l’impatto globale. I servizi ambientali, i servizi bancari e finanziari, i servizi di ricerca e il settore del tempo libero, viaggi e turismo, tutti al 4,1%, dimostrano che la comunicazione della sostenibilità è un tema trasversale che tocca molti aspetti della vita sociale ed economica, dall’impatto ambientale diretto al finanziamento di progetti sostenibili e alla divulgazione di ricerche pertinenti. Infine, la pubblica amministrazione con il 3,2% riflette un interesse crescente anche da parte del settore pubblico nel promuovere la sostenibilità attraverso la comunicazione, forse come parte di una maggiore consapevolezza e responsabilità verso l’ambiente e la comunità. 

In sintesi, questa distribuzione conferma che la capacità di comunicare efficacemente iniziative e valori sostenibili è ormai una competenza chiave richiesta in una vasta gamma di settori, sottolineando come la sostenibilità sia diventata una componente fondamentale della strategia aziendale moderna.

 

Nella figura 3 sono riportate non solo le competenze richieste nelle offerte di lavoro inerenti alla sostenibilità aziendale, ma anche quelle specifiche richieste nell’ambito della comunicazione della sostenibilità.

 

Figura 3. Distribuzione delle richieste di lavoro nell’area della comparazione comunicazione della sostenibilità

 

L’analisi delle offerte di lavoro collegate alla comunicazione della sostenibilità rivela un’enfasi predominante sulla redazione/revisione, che rappresenta il 45,4% del totale. Ciò evidenzia un bisogno marcato di professionalità capaci di generare contenuti pertinenti e di revisionare materiali esistenti per assicurare l’allineamento con i principi di sostenibilità e comunicare efficacemente gli impegni dell’azienda verso pratiche sostenibili. Al secondo posto, la strategia e la pianificazione, che con il 33,1% riflettono la crescente importanza di sviluppare visioni strategiche che inglobino sostenibilità, dimostrando la necessità di lungimiranza nella gestione delle risorse e nell’integrazione di pratiche eco-compatibili all’interno delle operazioni aziendali. Il ruolo delle pubbliche relazioni, con una percentuale del 12,4%, sottolinea come le aziende siano alla ricerca di individui capaci di costruire e mantenere relazioni positive con stakeholder esterni e interni, promuovendo l’immagine aziendale in contesti sostenibili. La funzione dell’analista, che incide per il 6,4%, è essenziale per interpretare i dati e fornire insight che supportino decisioni basate sull’evidenza e sulla sostenibilità. Infine, il general business e la formazione, benché rappresentino una porzione più piccola con il 2,0% e lo 0,8% rispettivamente, sono cruciali per l’integrazione della sostenibilità nelle operazioni quotidiane e nella crescita professionale dei dipendenti.

 

La figura 4 mostra i livelli di inquadramento professionale richiesti, così come definiti da LinkedIn nella compilazione delle richieste da parte delle aziende, offrendoci una prospettiva dettagliata rispetto al livello di expertise su cui le aziende stanno investendo le loro risorse umane nell’ambito della comunicazione della sostenibilità.

 

Figura 4. Distribuzione percentuale dei ruoli professionali nella comunicazione della sostenibilità

 

Si osserva che la maggioranza delle posizioni (33,1%) richiede un’esperienza minima, indicando un’apertura verso professionisti agli inizi della loro carriera o con una conoscenza basilare dei principi della comunicazione sostenibile. Il dato suggerisce anche un interesse verso talenti emergenti potenzialmente più malleabili e adattabili alle culture aziendali in evoluzione.

Le posizioni di livello medio rappresentano il 29,1% delle offerte, implicando che vi è una significativa domanda per professionisti con competenze consolidate e capacità di gestire compiti di maggiore responsabilità, ma senza necessariamente assumere ruoli di alta direzione. Il livello medio-alto si attesta al 21,5% suggerendo che vi è spazio anche per ruoli che richiedono una maggiore esperienza e specializzazione, forse legati alla gestione di team o alla supervisione di progetti complessi di comunicazione sostenibile. 

Il 5,6% delle posizioni è riservato a livelli esecutivi o direttivi, evidenziando la presenza di una quota importante di opportunità per ruoli di alta leadership nell’area. Infine, il 10,8% delle offerte di lavoro sono posizionati come stage, indicando che le aziende sono disposte a investire nella formazione di nuovi talenti e nel fornire opportunità di apprendimento pratico. 

 

Attraverso un’analisi approfondita che integra skill, competenze e ruoli delineati nelle offerte di lavoro tramite un’analisi del contenuto delle richieste di lavoro relative alla comunicazione della sostenibilità, si riportano di seguito i profili professionali più richiesti dalle aziende individuati.

  • I comunicatori verso gli stakeholder
    Nella sfera della comunicazione interna ed esterna, le aziende si concentrano sulla ricerca di professionisti che possano non solo generare ma anche veicolare messaggi di sostenibilità in maniera efficace. I comunicatori interni sono essenziali per assicurare che la cultura della sostenibilità sia ben radicata all’interno delle organizzazioni, mentre i comunicatori esterni devono garantire che l’impegno dell’azienda verso pratiche sostenibili sia trasparente e coerente agli occhi dei clienti, degli investitori e della comunità. Questi ruoli richiedono un’elevata competenza nella creazione di contenuti persuasivi e nella gestione delle piattaforme multimediali, oltre a una solida comprensione delle dinamiche PR e corporate. 
  • Gli esperti ESG
    Per quanto riguarda i consulenti e manager esperti in ESG, il loro ruolo è vitale per interpretare, gestire e consigliare in merito alle politiche ambientali, sociali e di governance. Questi professionisti devono essere in grado di valutare e gestire i rischi, identificare le opportunità di sostenibilità e integrarle nei modelli di business esistenti. La loro esperienza contribuisce a delineare e implementare strategie ESG che migliorano la responsabilità e il valore aziendale a lungo termine.
  • I pianificatori strategici
    I pianificatori strategici di comunicazione hanno il compito di sviluppare piani di comunicazione che allineino gli obiettivi aziendali con i principi di sostenibilità. Lavorano a stretto contatto con i leader aziendali per assicurare che ogni messaggio e campagna sia progettata per massimizzare l’impatto e l’engagement su temi critici come la riduzione dell’impronta di carbonio e l’efficienza energetica.
  • Gli analisti
    Coloro che si specializzano nell’elaborazione di rapporti di sostenibilità si focalizzano sull’aggregazione e l’analisi di dati per produrre documenti che evidenzino le prestazioni dell’azienda in termini di sostenibilità. Essi devono padroneggiare gli standard di reporting come il GRI e le norme ISO per garantire che i rapporti siano non solo accurati, ma anche rilevanti e affidabili per gli stakeholder interni ed esterni.
  • Gli esperti di reportistica
    Infine, i redattori di GRI e norme ISO sono incaricati di assicurare che la documentazione dell’azienda in materia di sostenibilità sia in linea con i principi e le procedure globalmente riconosciuti. Questi professionisti fungono da ponte tra gli obiettivi di sostenibilità dell’azienda e i requisiti normativi, garantendo conformità e contribuendo al posizionamento dell’azienda come leader responsabile e trasparente nell’ambito della sostenibilità.

Questi ruoli richiedono non solo una formazione specifica e competenze tecniche, ma anche un’etica di lavoro che valorizzi la trasparenza, l’integrità e un impegno genuino per il futuro sostenibile. Le qualifiche specifiche per queste posizioni spesso includono una laurea o un master in campi pertinenti come comunicazione, marketing o economia. Si valuta positivamente anche l’esperienza pregressa in ruoli di comunicazione o consulenza, in particolare in ambiti che toccano la sostenibilità aziendale. La fluente conoscenza della lingua inglese è essenziale per operare in contesti multinazionali, e si presume familiarità con strumenti di graphic design e software di produttività quali Microsoft Office e Google Tools.

In generale, le aziende cercano individui capaci di guidare il cambiamento e di posizionare strategicamente il brand aziendale nell’arena della sostenibilità, individui che sappiano non solo attuare ma anche influenzare ed educare all’interno dell’organizzazione, propendendo per un futuro più sostenibile e responsabile.

 

In conclusione, possiamo dire che i dati analizzati hanno mostrato che la crescente convergenza tra comunicazione della sostenibilità e sostenibilità aziendale è evidente. Le aziende sono alla ricerca di figure professionali che non solo attuino, ma anche comunichino efficacemente le iniziative sostenibili. Questo riflette una comprensione profonda che la comunicazione della sostenibilità non è una semplice trasmissione di informazioni, ma un mezzo per influenzare positivamente la percezione pubblica e favorire un cambiamento comportamentale sia interno che esterno all’azienda.