D&I, IL VALORE DELLA DIVERSITÀ

BRAND ITALIA, IL PAESE CHE SI RACCONTA

di Susanna Fiorletta

Il tema dell’inclusione e della diversità nei luoghi di lavoro è oggi sempre più centrale per le aziende. L’inclusione e la diversità in un’azienda sono il risultato di uno sforzo organizzativo in cui diversi gruppi o individui con background diversi sono culturalmente e socialmente accettati e accolti. 

Un ambiente di lavoro diverso e inclusivo fa sì che tutti, indipendentemente da chi siano o da cosa facciano per l’azienda, si sentano ugualmente coinvolti e supportati in tutti gli aspetti del loro lavoro.

Queste le premesse per l’evento organizzato dall’International Corporate Communication Hub di presentazione del numero 6 del The Corporate Communication Magazine dello scorso 3 aprile presso l’Università IULM a Milano, luogo di incontro e confronto tra generazioni diverse. Un’occasione per esplorare la tematica dell’inclusione e della diversità con l’obiettivo di tracciarne le potenzialità e i limiti per i manager e in particolare i comunicatori.

Hanno preso parte all’incontro: Cristina Broch, Direttore Comunicazione e Relazioni istituzionali di IKEA; Claudio Durigon, Sottosegretario del Lavoro e delle Politiche sociali; Vanessa Gemmo, Professoressa IULM e Delegata del Rettore alle Pari opportunità; Alicia Lubrani, Chief Marketing Officer e Country Corporate Communication Director di Axpo; Cristina Parenti, Direttore Comunicazione e Relazioni Esterne di Edison; Stefania Romenti, Professoressa IULM; Michelangelo Suigo, External Relations, Communication and Sustainability Director di INWIT. 

Al centro del dibattito la Diversity, Equity & Inclusion, i tre paradigmi su cui le aziende sviluppano le proprie politiche. Rendere la struttura organizzativa più inclusiva è oggi una necessità per le aziende, che si interfacciano con le nuove generazioni, sia in qualità di giovani lavoratori che di pubblico. 

Sempre più giovani, infatti, selezionano il posto di lavoro in base all’attenzione che le aziende pongono sui temi di diversità e inclusione; una prerogativa per vivere in un ecosistema eterogeneo e non esclusivo, dove poter esprimersi al meglio e far valere il proprio potenziale. 

Passiamo adesso al punto di vista dei clienti. Clienti che acquistano o si affidano ai servizi offerti in maniera sempre più coscienziosa – quello che in inglese si definisce come “conscious customer”. Oggi, quindi, la reputazione aziendale si misura anche attraverso il grado di attenzione posto sull’inclusività. 

Non è raro che molti segni di discriminazione, talvolta inconsci e derivanti da bias assimilati nella società di massa, vengano puntalizzati dagli utenti, soprattutto nell’era digitale, dove ogni notizia diventa potenzialmente virale. 

E’ qui che entra in gioco il ruolo dei comunicatori. Come è possibile non solo integrare le politiche di DE&I, ma anche veicolarle correttamente? La comunicazione è strumento fondamentale per promuovere il proprio impegno. E’ solo così che è possibile da un lato attrarre i migliori talenti e dall’altro clienti che auspicano un reale impegno sul tema da parte delle aziende.