EDITORIALE

D&I, IL VALORE DELLE DIVERSITA'

di Stefania Romenti, Università IULM

Pierangelo Fabiano, Segretario Generale, ICCH

Elanor Colleoni, Università IULM

Oggigiorno, il tema dell’inclusione e della diversità nei luoghi di lavoro è sempre più centrale per le aziende. Sono infatti crescenti gli stakeholder nella società che si aspettano che le aziende riflettano ed includano la diversità che esiste nella società all’interno della propria forza lavoro. Le pressioni esercitate da questi stakeholder sono state rafforzate da una serie di movimenti di protesta digitali, originati principalmente negli Stati Uniti ma poi in fretta approdati anche in Europa, per esempio quelli riguardanti la questione di genere fuori e dentro il mondo del lavoro come nel caso del #MeToo, o del #ChooseToChallange, che in diverse forme hanno chiesto alle aziende di confrontarsi con istanze importanti di diversità e inclusione.

Solo a titolo esemplificativo, a seguito del #MeToo, negli Stati Uniti, oltre 200 illustri manager sono stati licenziati1 e una serie di board aziendali hanno rivisto la loro composizione con l’obiettivo di rispecchiare valori più inclusivi al loro interno2. L’eterogeneità delle tematiche di protesta e la vastità delle aziende toccate da questi movimenti hanno reso evidente come gestire l’inclusione e la diversità in un’azienda non possa ridursi solo ad un’azione presa dall’alto che in modo cieco cerchi di riequilibrare “i numeri aziendali”, ma come essere inclusivi sia primariamente il risultato di uno sforzo organizzativo in cui diversi gruppi o individui con retroterra distinti sono culturalmente e socialmente accettati e accolti. Insomma, essere inclusivi e capaci di accogliere e integrare la diversità è una questione di cultura aziendale in primis. Un ambiente di lavoro diverso e inclusivo fa sì che tutti, indipendentemente da chi siano o da cosa facciano per l’azienda, si sentano ugualmente coinvolti e supportati in tutti gli aspetti del loro lavoro.

Essere un’azienda inclusiva e che rispetta e include la diversità non è solo un imperativo morale, ma è anche necessario per rimanere competitivi. Diversi studi, infatti, hanno mostrato come alti livelli di diversità e inclusione siano associati ad una maggiore capacità di innovazione, produttività e prestazioni, fidelizzazione dei dipendenti e benessere della forza lavoro3. Anche nei confronti dei pubblici esterni, le aziende che si impegnano sui temi della diversità e dell’inclusione godono di una reputazione migliore, e vengono viste come organizzazioni che si preoccupano sinceramente di diritti umani ed uguaglianza. Inoltre, diversi studi hanno mostrato come le aziende più inclusive ottengano rendimenti finanziari superiori alle medie nazionali del proprio settore e come questa relazione fra diversità e performance sia diventata sempre più forte nel tempo.

Eppure, un recente studio di McKinsey mostra una crescente polarizzazione tra aziende: mentre la maggior parte ha fatto pochi progressi, alcune stanno ottenendo notevoli guadagni in termini di diversità4. La comunicazione risulta essere un fattore chiave per riuscire ad avere successo nella gestione e nell’implementazione di politiche di diversità e inclusione. È infatti attraverso una comunicazione chiara e consapevole all’interno dell’azienda orientata a tutti i dipendenti, che è possibile creare consapevolezza, comprensione e supporto tra i dipendenti a tutti i livelli gerarchici, essendo quest’ultimo il passo necessario al fine di stabilire una cultura organizzativa inclusiva, che faccia sentire i dipendenti liberi di esprimere il proprio valore.

La comunicazione è anche fondamentale per riuscire a comunicare esternamente il proprio impegno nell’inclusione e la diversità così da riuscire ad attrarre i migliori talenti, che sempre di più cercano non solo un’azienda profittevole, ma un’azienda che sappia accoglierli. Eppure, nonostante la crescente importanza di una gestione efficace dell’inclusione e della diversità, troppo ridotta è ancora la nostra conoscenza di questa tematica cruciale. Speriamo quindi che questo speciale del Magazine dell’International Corporate Communication Hub, che si configura come un momento importante di informazione e condivisione del sapere fra manager e accademici, sappia orientare e aiutare i manager e comunicatori di oggi e di domani ad affrontare anche questa sfida.