LIBRERIA

POLITICA E SOCIAL NETWORK: ETICA, PARTECIPAZIONE E POLARIZZAZIONE

La regina della rete. Le origini del successo digitale di Giorgia Meloni

→ Domenico Giordano; Graus Edizioni; 110 pagine

Il testo ha come scopo principale quello di spiegare e illustrare l’esistenza di una correlazione tra l’ascesa politica e, di conseguenza, la portata della vittoria elettorale del 25 settembre 2022, da parte di Fratelli d’Italia e del suo leader e attuale Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, e una strategia oculata di presidio delle piattaforme social evidenziata dal censimento delle interazioni e delle menzioni digitali. In particolare, si analizzano dati relativi all’aumento di follower, dell’interazione ai post e dell’engagement durante il periodo a partire da agosto 2019 fino a dicembre 2022, lasso di tempo scandito da una serie di eventi, tra cui le varie crisi di governo e la pandemia, che hanno permesso a Meloni di gettare le fondamenta del suo successo elettorale. 

Infocrazia. Le nostre vite manipolate dalla rete

→ Byung-Chul Han; Einaudi; 88 pagine

La digitalizzazione sta da tempo interessando anche la sfera politica e gli sconvolgimenti che produce nel processo democratico e nelle nostre vite sono massicci, epocali. Storditi dalla frenesia della comunicazione a ciclo continuo, ci ritroviamo impotenti di fronte a un sistema che trasforma l’essere umano in una miniera di dati da estrarre. Il nostro modo di pensare e intervenire nel mondo, il nostro rapporto con la verità stanno inesorabilmente cambiando. Siamo apparentemente liberi, ma incapaci di discutere. Immersi nell’infocrazia, nella quale libertà e sorveglianza coincidono, assistiamo al tramonto dell’epoca della verità. L’autore traccia un ritratto argomentato ma implacabile dell’era in cui viviamo.

Il berlusconismo nella storia d’Italia

→ Giovanni Orsina; Marsilio; 240 pagine

Scegliendo punti di osservazione e ipotesi interpretative finora trascurate, l’autore affronta il berlusconismo: la sostanza del discorso pubblico del Cavaliere, come esso è stato accolto dal Paese, perché ha avuto successo, perché non ha funzionato. Partendo dall’assunto che si sia trattato di un progetto ideologico e politico sufficientemente coerente, il libro ne analizza il nucleo fondante e l’elettorato di riferimento, in una prospettiva storica di lungo periodo e all’interno di un più generale contesto internazionale.

Il paese che siamo. L’Italia dalla prima Repubblica alla politica on demand

→ Lorenzo Pregliasco; Mondadori; 204 pagine

In che modo l’Italia è diventata il paese che è oggi? L’autore risponde a queste domande tornando indietro nel tempo, alla riscoperta di fatti e protagonisti che hanno segnato un’epoca. Perché, anche se sembrano appartenere a un passato lontano, ci sono momenti e figure che vivono ancora oggi attraverso le idee, i diritti e i modi di essere che ci hanno trasmesso. Dalla nascita della Repubblica all’avvento dell’Antipolitica, passando per il boom economico, gli anni di piombo e Tangentopoli, l’autore indaga cosa è cambiato – e cosa no – nella sensibilità e nelle opinioni degli italiani e come siamo passati dall’adesione totale ai partiti di massa all’odierna “politica on demand”. Un racconto coinvolgente e ricco di spunti di riflessione, che ci mostra come siamo diventati il paese che siamo.

Leader per forza. Storie di leadership che attraversano i deserti

→ Antonio Funiciello; Rizzoli; 300 pagine

Un’analisi che non rincorre alcun mito del leader forte, ma che dichiara l’assoluta necessità della leadership per affrontare le sfide attuali. Per tracciare una sorta di ritratto del leader assente, Funiciello prende in esame tre coppie di politici del passato: Golda Meir e Harry Truman, Cavour e Lincoln, Nelson Mandela e Václav Havel. Dal confronto di queste figure, forgiate ed emerse dalla lotta politica, riconosciamo quale sia la vera forza della buona leadership. Oltre alle figure del passato, l’autore mette a fuoco alcune qualità di leader che ha avuto modo di osservare da vicino, in particolare il presidente Draghi e Angela Merkel.