L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE BUONA, INCLUSIVA, ETICA: L’IMPEGNO DI CISCO SOUTH EUROPE

ETICA DELL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Intervista ad Agostino Santoni, Vice-president Cisco South Europe, Presidente Confindustria Digitale

Il mondo delle ICT – Integrated Communication Technologies – è in prima linea nell’adozione di tecnologie di Intelligenza Artificiale. Tuttavia, con l’implementazione di modelli di IA possono emergere problemi relativi al corretto  funzionamento delle macchine. Quali sono i rischi in cui le aziende incorrono e come è possibile attenuarli?

“Sicuramente, l’Intelligenza Artificiale e il machine learning sono tecnologie ormai pervasive e integrate all’interno delle piattaforme tecnologiche di Cisco, che utilizzano in modo massivo e completamente integrato l’IA. Fatta questa premessa, adesso la domanda che dobbiamo porci è: l’Intelligenza Artificiale è buona o cattiva? Io rispondo sempre che è buona, anche se, come tutte le tecnologie, deve essere utilizzata nel rispetto di alcuni principi. Noi di Cisco pensiamo che così facendo si accelererà l’innovazione nel mondo e ci sentiamo protagonisti di questo percorso.”

Se si parla di intelligenza artificiale bisogna necessariamente parlare dell’eticità del suo utilizzo. Talvolta, le macchine di IA ereditano dei bias – distorsioni di valutazioni causate da pregiudizio – e che quindi si scontrano con la realtà umana con cui, ormai, coesistono. A cosa è necessario fare attenzione per evitare collisioni tra uomo e macchine, in un’ottica di massimizzazione delle opportunità che quest’ultime offrono?

L’Intelligenza Artificiale consente di aumentare in modo significativo le capacità di tutti noi nel comprendere e risolvere problemi importanti. L’IA è uno strumento, è il modo in cui le persone lo utilizzano che fa la differenza. Possiamo individuare sei principi etici che devono guidare le persone nell’utilizzo di questo strumento fantastico quale è l’IA: la trasparenza, i sistemi di IA dovrebbero essere compresi da parte tutti; l’inclusività, secondo cui l’IA non dovrebbe essere utilizzata come strumento di discriminazione; la responsabilità – o accountability – per cui deve sempre esserci qualcuno responsabile di quello che le macchine fanno; l’imparzialità, perché i sistemi di IA non devono creare o seguire dei bias; l’affidabilità, cioè l’IA deve essere affidabile; la sicurezza e la privacy, perché tutti i sistemi che abilitano l’IA devono avere una caratteristica imprescindibile, la sicurezza, e devono quindi rispettare la privacy. In Cisco, ci piace dire che la privacy è un diritto dell’uomo.”

L’Intelligenza Artificiale Etica è già realtà. Un modello di adozione di metodologie di addestramento degli algoritmi di IA. Quali sono i benefici in termini di maggiore inclusività?

I valori etici di cui sopra sono degli acceleratori dell’Intelligenza Artificiale che possiamo definire “buona” , che è quella che serve il nostro Paese. Oltre ai principi, si deve lavorare per creare consapevolezza nelle persone della potenza di queste tecnologie. Qui si aggancia il tema dello sviluppo delle competenze digitali, che devono essere rese disponibili a tutti – ai lavoratori, agli studenti, a tutte le generazioni, a chi il lavoro non ce l’ha e a chi deve ripensare il suo modo di lavorare grazie all’IA. Le competenze sono garanzia di accessibilità, e fanno della tecnologia un un vero e proprio strumento di inclusione, per fare in modo che chiunque possa interpretare al meglio le potenzialità che essa già offre, e che saranno ancora più ampie nei prossimi anni. C’è una connessione forte tra lo sviluppare tecnologie, avere principi etici che regolino tale sviluppo, e acquisire le competenze digitali che ne consentano la comprensione e un utilizzo più estensivo.” 

Ad oggi c’è ancora tanta avversione nei confronti dell’IA. Paura e scetticismo predominano tra chi teme il sopravvento delle macchine nella società. E’ importante, quindi, comunicare correttamente le opportunità e i benefici di queste nuove tecnologie a supporto delle aziende. Come è possibile farlo con successo?

E’ una questione di valorizzare e assumere maggiore consapevolezza attraverso un piano organizzato per accelerare le competenze digitali nel nostro Paese, che passa per una comunicazione efficace in grado di dimostrare i benefici dell’IA. Cisco, per esempio, ha annunciato una tecnologia che consente di prevedere in anticipo potenziali problemi di funzionamento della rete internet: immaginiamo a quanto tempo può essere risparmiato, all’incremento di efficienza e quindi alle maggiori possibilità di poter fare meglio il proprio lavoro. 

C’è poi un altro aspetto molto importante da prendere in considerazione: quanto la comunicazione deve essere efficace e semplice per raccontare i benefici che l’IA già apporta in tante delle sue applicazioni, in tante parti della nostra vita – dai cittadini, ai professionisti e agli studenti. Spesso ci soffermiamo esclusivamente sui potenziali rischi e minacce di queste macchine. Al contrario, io penso che l’uomo ne avrà sempre il controllo e deve continuare ad avere l’ambizione di rimanere il controllo. Non mi immagino assolutamente un futuro diverso.”

Verso una società sempre più digitalizzata, è importante che l’Italia non sia esclusa da questo processo, che considera l’IA una componente predominante per lo sviluppo digitale. Quali sono le possibilità – in termini economici e di potenziali servizi  – da sfruttare? 

Più in generale, il beneficio di questa accelerazione della tecnologia attraverso l’Intelligenza Artificiale può dare uno straordinario contributo al nostro Paese nel risolvere uno dei principali problemi, quello dell’aumento della produttività, sia nel settore pubblico che in quello privato. Uno dei grandi vantaggi dell’IA è proprio quello di aiutare a interpretare meglio i bisogni dei cittadini e risolvere tanti dei processi di funzionamento e di dialogo tra i cittadini e le imprese con la Pubblica Amministrazione, attraverso strumenti che ne garantiscono l’efficienza e maggiori risultati. Lo stesso esempio vale per tutte quelle PMI che hanno ancora un tasso di adozione delle nuove tecnologie abbastanza basso. La digitalizzazione e l’integrazione dell’IA nei processi di funzionamento, tanto nella PA quanto nelle piccole e medie imprese, è una straordinaria opportunità per rendere il nostro Paese più competitivo e inclusivo.”

A nuove esigenze corrispondono risposte inedite. Quanto è importante, e come è concretamente possibile, spingere verso la creazione di sempre nuovi modelli lavorativi e infrastrutturali? E l’Italia è pronta in tal senso?
L’Intelligenza Artificiale deve essere accompagnata a una visione di Paese. E la strategia di esecuzione di questa visione può trarre beneficio dallo sviluppo di tecnologie così efficaci come l’IA. E’ una combinazione di sviluppo di tecnologie, principi etici, formazione per le competenze digitali, comunicazione semplice ed efficace, e integrazione delle nuove tecnologie nella visione di Paese che guarda al futuro. E saranno proprio i Paesi che interpreteranno meglio questo concetto a offrire maggiori opportunità ai propri cittadini. Noi di Cisco, azienda impegnata in prima linea in Italia, siamo pronti a dare il nostro supporto collaborando con tutti, impegnandoci a rendere la tecnologia ancora più semplice e inclusiva.”