SOSTENIBILITÀ, LEVA DETERMINANTE PER CRESCITA E SVILUPPO DELLE IMPRESE

GREEN SKILLS. LE NUOVE PROFESSIONI DELLA SOSTENIBILITA'

di Cristina Parenti, Direttore Comunicazione e Relazioni Esterne Edison

 

Il futuro del lavoro e dell’occupazione sono al centro del dibattito internazionale. Gli eventi recenti, dalla pandemia alla crisi demografica e al cambiamento climatico impongono una seria riflessione collettiva sull’evoluzione del modo di lavorare anche in relazione all’ascesa dell’automazione e dell’intelligenza artificiale generativa. E l’insieme di questi fattori influenza, infine, il nostro modo di vivere.

In questo articolo vorrei portare in particolare l’attenzione al tema dell’impatto sul mondo del lavoro prodotto dalla transizione ecologica e dalla crescente rilevanza delle politiche di sostenibilità. E per farlo vorrei partire da uno studio realizzato da Edison quest’anno in collaborazione con The European House Ambrosetti* per il 49° Forum di Cernobbio e dal Future of Jobs Report 2023 del World Economic Forum (WEC)** che considera anche l’analisi dei dati forniti in merito da LinkedIn. 

Da un survey condotto nel 2023 da The European House Ambrosetti tra 500 giovani e 500 imprese italiane emerge come la transizione ecologica sia oggi una priorità condivisa da giovani e imprese (7 giovani su 10 e 6 imprese su 10 la ritengono l’elemento determinante per il passaggio alla società del futuro). Le imprese stanno affrontando il cambiamento: quasi 1 azienda su 2 sta portando avanti investimenti e piani per declinare la transizione ecologica e per oltre il 60% l’innovazione tecnologica determinerà un incremento occupazionale. Infine, il settore energetico, primo settore economico in Europa e in Italia per intensità degli investimenti (pari al 39% del valore aggiunto generato) è fondamentale per abilitare il progresso sociale ed economico che porterà alla società del futuro sostenendo nuove filiere produttive e promuovendo modelli di coinvolgimento diffuso e responsabile e una transizione ecologica sostenibile e sicura. 

In base alle ricerche e agli studi sopra citati, possiamo quindi affermare che la transizione ecologica, l’applicazione degli standard ESG e la localizzazione delle catene di approvvigionamento sono i principali motori della crescita occupazionale. Inoltre, la transizione tecnologica e digitale continua a porre nuove sfide e opportunità nel mercato del lavoro. I paesi di tutto il mondo, con l’Accordo di Parigi, hanno fissato obiettivi ambiziosi per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050, richiedendo un cambiamento epocale nelle economie e nelle industrie globali per rendere i sistemi energetico e industriale-produttivo capaci di traguardare l’abbattimento delle emissioni climalteranti. In particolare, le imprese stanno ridisegnando i loro modelli di business in questa prospettiva e la ottima notizia è che questo “salto evolutivo” genera un impatto positivo sulle assunzioni legate alle professionalità della sostenibilità. 

I dati di LinkedIn contenuti nel rapporto Future of Jobs 2023 confermano questa tendenza poiché le assunzioni per lavori “sostenibili” hanno costantemente superato il tasso di assunzioni complessivo a livello globale per quattro anni consecutivi. I lavori cosiddetti green sono uno sbocco sicuro in un mercato del lavoro in cui ruoli come analisti, specialisti e manager della sostenibilità sono tra i più richiesti nella piattaforma LinkedIn a livello globale negli ultimi quattro anni.

Questa prima importante evidenza non è tuttavia l’unico dato su cui riflettere. La rivoluzione del lavoro green è molto più ampia dell’assunzione di specialisti o manager della sostenibilità. Il fatto più rilevante è in realtà che sta avvenendo una rapida evoluzione delle competenze e che questo rappresenta il fattore determinante per generare un vero cambiamento culturale e di stili di vita nella società. Si tratta di un’opportunità fenomenale di progresso sociale, economico, industriale.

Sebbene la domanda globale di competenze green o sostenibili sia aumentata del 40% dal 2015, solo il 13% della forza lavoro oggi possiede effettivamente le competenze di cui le organizzazioni hanno bisogno. Ciò esprime chiaramente l’esigenza e l’urgenza di investire su formazione ed educazione per preparare una nuova generazione di professionisti della sostenibilità capaci di guidare il cambiamento in atto e di portarlo a termine. Le nuove competenze connesse alla transizione ecologica hanno il potenziale per trasformare la nostra vita lavorativa, e non solo, nello stesso modo in cui lo ha fatto l’ascesa di Internet e della connettività digitale, e infatti si parla spesso di transizione verde (ecologica o della sostenibilità) e di transizione blu (digitale) che sono peraltro interdipendenti.

Per concludere questa riflessione, vorrei portare l’attenzione a una considerazione finale. In particolare, i dati della ricerca LinkedIn rivelano che poco più di 1 adulto su 4 intervistato in Europa afferma che la sostenibilità è uno dei principali aspetti non negoziabili quando valuta la cultura e i valori di un’azienda. Quindi anche le persone oggi chiedono di più ai loro datori di lavoro in termini di buone pratiche della sostenibilità: oggi c’è un forte e crescente desiderio da parte dei professionisti di lavorare per organizzazioni che adottano, perseguono e mettono in pratica i principi ESG. La sostenibilità, quindi, è oggi una leva determinante per le imprese per attrarre e trattenere i migliori talenti e le competenze necessari ad assicurare la crescita e lo sviluppo delle proprie organizzazioni.

 

*49° Forum Ambrosetti | Edison 140 anni – Settembre 2023
**The Future of Jobs Report 2023 | World Economic Forum (weforum.org) – 30 aprile 2023